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di Riccardo Tarantelli del 01/07/2016

[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1470931456820{padding-top: 15px !important;}" el_class="titolos6"]Nel XXI secolo, siamo arrivati ad un punto che l’uomo ha sempre sognato: la (semi) coscienza di sé. Questo, purtroppo, si accavalla con un altro fenomeno: la modernità. Gustave le Bon, nel suo “psicologia delle folle” (un libro che lo avrebbe consegnato nel pantheon della sociologia, e uno dei primissimi studiosi dei fenomeni di massa), descriveva la tradizione come un collante fondamentale per l’unità nazionale.