11 Lug L’apertura al mondo: tra Scheler e Plessner
[vc_row css_animation="" row_type="row" use_row_as_full_screen_section="no" type="full_width" angled_section="no" text_align="left" background_image_as_pattern="without_pattern"][vc_column css=".vc_custom_1470402358062{padding-top: 30px !important;padding-right: 20px !important;padding-left: 20px !important;}"][vc_separator type="normal" color="black" css=".vc_custom_1470414286221{margin-top: -5px !important;}"][vc_column_text]di Danilo Serra del 11/07/2016
[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1470864624145{padding-top: 35px !important;}" el_class="titolos6"]Il concetto di “apertura al mondo” è un concetto derivato dal pensiero di Max Scheler, il quale, in un’opera conosciuta in italiano con il titolo La posizione dell’uomo nel cosmo, risponde alla domanda riguardante l’essere dell’uomo (Che cos’è l’uomo?) affermando: [egli è] «un essere spirituale non più legato alla tendenza e all’ambiente, ne è libero, e perciò aperto al mondo» .