30 Giu La tempesta storica perfetta (3)
[vc_row css_animation="" row_type="row" use_row_as_full_screen_section="no" type="full_width" angled_section="no" text_align="left" background_image_as_pattern="without_pattern"][vc_column css=".vc_custom_1470402358062{padding-top: 30px !important;padding-right: 20px !important;padding-left: 20px !important;}"][vc_separator type="normal" color="black" css=".vc_custom_1470414286221{margin-top: -5px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos8"]di Francesco Di Turi del 30/06/2016
[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1471003586829{padding-top: 45px !important;}" el_class="titolos6"]Il ritorno quali tratti dominanti degli elementi identitari e, diciamo pure, tradizionali, non è un semplice fatto che riguarda alcune nazionalità o la maggior parte di esse. Quello in atto è un vero e proprio rivolgimento storico che sta riplasmando l’intero globo. Per usare un linguaggio hegeliano, oggi più che mai appropriato, diciamo che è uno snodo nella storia dello Spirito che si scrolla di dosso il vecchio mondo per crearne uno nuovo dai caratteri inediti e pur tuttavia figlio di ciò che abbandona.
Questa marea di ritorno del fattore culturale è ormai un fatto più che assodato, tanto che alcuni autorevoli studiosi di diverse discipline hanno rilevato fin dal principio questa tendenza fondamentale, collocandola storicamente, e a ragione, allo spartiacque costituito dal dissolversi della Cortina di ferro.