[vc_row css=".vc_custom_1470767044080{padding-right: 8px !important;}"][vc_column width="5/6" css=".vc_custom_1470767053433{padding-top: 30px !important;padding-right: 20px !important;padding-left: 20px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos5" css=".vc_custom_1470909287488{padding-bottom: 15px !important;}"]Gli antichi e i moderni, giganti e nani, una storia infinita[/vc_column_text][vc_separator css=".vc_custom_1470767563136{margin-top: -5px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos8"]di Giuseppe Baiocchi del 24/06/2016[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1470934612100{padding-top: 15px !important;}" el_class="titolos6"]Così come noi lo conosciamo oggi, il medioevo è un epoca lunghissima disseminata di molteplici eventi. Il medioevo delle invasioni barbariche non è simile al medioevo della Firenze di Dante, non vi può essere confronto, ma il rischio di morire di peste, che ci fosse una guerra devastatrice, soprusi e abusi, ingiustizie, morire giovani e molto altro: tutto ciò era certamente vero al tempo di Giulio Cesare, di Pericle, nel medioevo, nel Re sole, nei Savoia e fino ad oggi, come si evince dal contesto ucraino, o nel medio oriente.