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di Gabriele Rèpaci del 13/07/2016

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Il kemalismo è un fenomeno storicamente legittimo, e la sua legittimità è data dalla volontà annientatrice delle potenze occidentali dopo il 1918, che intendevano dissolvere oltre al’Impero ottomano anche la nazione turca.
È bene che questa ammissione venga fatta, prima di condannare (per altro giustamente) le modalità dispotiche con cui il kemalismo fu realizzato.
La violenza kemalista fu all’inizio una violenza difensiva contro una violenza maggiore, il banditismo spartitorio delle potenze vincitrici di Versailes e Sèvres.
La modernizzazione dispotica kemalista trova la sua legittimità storica originaria in una situazione di emergenza, di cui sono colpevoli al 100% le potenze occidentali vincitrici (Inghilterra, Francia, Italia, eccetera), cioè per l’appunto i peggiori fra i due contendenti della Prima Guerra Mondiale.