[vc_row css=".vc_custom_1470767044080{padding-right: 8px !important;}"][vc_column width="5/6" css=".vc_custom_1470767053433{padding-top: 30px !important;padding-right: 20px !important;padding-left: 20px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos5" css=".vc_custom_1470909988240{padding-bottom: 15px !important;}"]La Turchia: dalla caduta dell’Impero ottomano a Erdoğan (1)[/vc_column_text][vc_separator css=".vc_custom_1470767563136{margin-top: -5px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos8"]
di Gabriele Rèpaci del 12/07/2016[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1470934676859{padding-top: 15px !important;}" el_class="titolos6"]Il breve saggio che segue si propone di analizzare - senza pretesa di completezza né esaustività - come la dissoluzione dello spazio politico e culturale dell’Impero ottomano debba essere conosciuta e correttamente valutata per comprendere una serie di fenomeni storico-politici novecenteschi.
In particolare la storia della Turchia moderna è una miniera di insegnamenti per comprendere molti degli avvenimenti che ci coinvolgono in prima persona.
La storia dell’Impero Ottomano, dopo la presa di Costantinopoli, può essere divisa in tre periodi: espansionistico, fino alla morte di Solimano il Magnifico, nel 1566; di equilibrio, fino al fallimento della seconda spedizione contro Vienna, nel 1683; di decadenza, dal 1683 alla deposizione dell’ultimo Sultano Mehmet VI, nel 1922.