02 Lug Homo, homini, lupus
[vc_row css_animation="" row_type="row" use_row_as_full_screen_section="no" type="full_width" angled_section="no" text_align="left" background_image_as_pattern="without_pattern"][vc_column css=".vc_custom_1470402358062{padding-top: 30px !important;padding-right: 20px !important;padding-left: 20px !important;}"][vc_separator type="normal" color="black" css=".vc_custom_1470414286221{margin-top: -5px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos8"]di Giuseppe Baiocchi del 02/07/2016
[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1705326879169{padding-top: 35px !important;}" el_class="titolos6"]Nello scontrarsi gli uomini conquistano territori, conquistano terre, perché l'uomo è "lupo dell'uomo, nemico dell'uomo". Basterebbe per ribaltare questa condizione che l'uomo fosse amico dell'uomo ma la formula opposta ad homo, homini lupus, non è "homo, homini amicus", ma è "Homo homini Deus": ecco la forza del Cristianesimo. Homo homini Deus vuol dire che l'uomo è Dio per l'uomo, perché Dio si è fatto uomo.