[vc_row][vc_column width="5/6" css=".vc_custom_1470402358062{padding-top: 30px !important;padding-right: 20px !important;padding-left: 20px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos5" css=".vc_custom_1470839251401{padding-bottom: 15px !important;}"]I paesaggi e i percorsi di Dimitris Pikionis[/vc_column_text][vc_separator color="black" css=".vc_custom_1470414286221{margin-top: -5px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos8"]di Giuseppe Baiocchi del 16/07/2016[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1470839392661{padding-top: 35px !important;}" el_class="titolos6"]
Per noi, che stiamo vivendo dentro gli effetti di un processo di globalizzazione più complesso e contraddittorio di quanto ci si sarebbe potuto aspettare, il tema che questo architetto porta con se è di particolare interesse.
Dimitris Pikionis (1887/1968) opera e indaga il fenomeno urbano nelle sue più profonde dinamiche, in anni in cui si afferma il primato della sociologia, del funzionalismo e della standardizzazione. Per questo è inizialmente considerato anacronistico.