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20 Gennaio 2018 – Bottega del Terzo Settore – Via Trento e Trieste n.18, 63100 Ascoli Piceno
Introduce: Giuseppe Baiocchi
Interviene: Daniele Capezzone
Interviene: Federico Punzi
 

Sabato 20 Gennaio presso la Bottega del Terzo Settore si è svolto il 34°evento dell'associazione onlus Das Andere. Ospiti l'Onorevole Daniele Capezzone e il giornalista Federico Punzi. L'evento introdotto dal presidente arch.Giuseppe Baiocchi ha visto protagonista un pubblico variegato, con i saluti di apertura del presidente del Consiglio comunale Marco Fioravanti. Nell'ultimo anno la magnitudo britannica Brexit ha avuto effetti devastanti sull'opinione pubblica - di stampo fortemente europeista -, la quale ha drammaticamente demonizzato il fenomeno della libera scelta dei cittadini britannici. Federico Punzi prima, Daniele Capezzone poi, hanno dissertato sul vero significato di un'operazione politica complessa, dove è emerso unicamente il desiderio e il bisogno, da parte britannica, di continuare a perseguire il proprio interesse nazionale. Rischio dell'Italia, diversamente, quello di accodarsi all'asse franco-tedesco, che propone un sistema economico sempre più centralizzato e sempre meno competitivo. Frizzante e di forte interesse le domande del pubblico che ha dimostrato - ancora una volta - grande preparazione disciplinare: giusto premio verso un saggio - edito da historica edizioni di Francesco Giubilei -, di grande coraggio e spessore.

Il volume ha l'obiettivo di illuminare, attraverso opinioni originali e controcorrente, l'altro lato possibile del voto per la Brexit, dopo il quale in Europa è prevalsa un'opinione ostile e di condanna delle scelte del popolo e del governo britannico. Su tutto questo, la distanza tra popolo ed "esperti", tra cittadini ed establishment, appare sempre più marcata. In sottofondo, c'è l'antica e mai risolta antinomia tra un mondo anglosassone storicamente capace di scommettere sulla libertà, sulla competizione, sul confronto, e una consolidata tendenza dell'Europa continentale a costruire sistemi politici ed economici consociativi, bloccati e rigidi. In palio non c'è solo il nuovo equilibrio che si verrà a creare tra Londra e Bruxelles, ma anche la capacità di cogliere l'occasione per ridiscutere le regole europee, per costruire alleanze dinamiche e intelligenti, salvo altrimenti accettare come destino irreversibile il predominio franco-tedesco.

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30 Settembre 2017 – Libreria Rinascita – Piazza Roma n.7, 63100 Ascoli Piceno
Introduce: Paola Monaco
Modera: Giuseppe Baiocchi
Interviene: Luca Steinmann
 

Il giornalista Luca Steinmann, ha raccontato i suoi reportage asiatici in Cina. Tema della conferenza è la storia di due ragazze in fuga dal Regime comunista di Kim Jong-un: capire quali condizioni di vita esistono in uno degli ultimi totalitarismi esistenti. Dunque dal passato del comunismo del novecento, una riproposizione moderna e attuale, dove l’ideologia della volontà di potenza vige sovrana, insieme al mito del dittatore. Dalle parole di Steinmann: “Dandong è una città della Cina nordorientale che si affaccia sul fiume Yalu e guarda in direzione di Pyongyang, la capitale della Corea del Nord. Per i nordcoreani è l’unico ponte sul mondo sul quale affacciarsi e osservare cosa succeda al di fuori delle severissime leggi con cui il presidente Kim Jong Un (김정은) controlla il loro Paese e le loro vite. Noi – io e il cameraman Brando – ci siamo spinti fin qui per incontrare due ragazze nordcoreane che quel filo spinato lo ha scavalcato illegalmente per fuggire. E che ora vogliono attraversare clandestinamente tutta la Cina – Paese alleato della Corea del Nord – per raggiungere il Laos, presentarsi alla locale ambasciata della Corea del Sud e fare richiesta di asilo politico”.

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21 Ottobre 2017 – Bottega del Terzo Settore – Corso Trento e Trieste n°18, 63100 Ascoli Piceno
Introduce: Col.Fabrizio Pianese
Modera: Ten.Col.David Bastiani
Interviene: Arch.Giuseppe Baiocchi
 

Sabato 21 Ottobre è andato in scena il 32°evento della Associazione culturale onlus Das Andere. Il comandante del 235° Reggimento Addestramento Volontari “Piceno” Col.Fabrizio Pianese – insieme al Ten.Col.David Bastiani – hanno presentato il saggio storico dell’arch.Giuseppe Baiocchi: “Italia Sabauda. L’attualità della monarchia in Italia". Baiocchi ha dissertato su tre personaggi molto importanti – di estrazione monarchica -, i quali hanno contribuito alla liberazione dal nazi-fascismo: Umberto di Savoia principe di Piemonte (Umberto II), il conte e comandante della Regia-Marina Carlo Fecia di Cossato e il barone e tenente in Africa Orientale Italiana Amedeo Guillet. Come ha precisato l’autore del libro: “Parlare oggi di un ritorno alla monarchia – vietata dalla Costituzione, dall’art.139 – potrebbe sembrare anacronistico e fuori-luogo, fondamentale è ricordare l’importanza di questa istituzione, la quale viene oggi completamente dimenticata nei plessi scolastici. Un popolo che perde la propria identità, perde sé stesso". L'associazione ringrazia tutti i partner istituzionali che hanno appoggiato l'iniziativa: Fondazione Carisap, Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno.

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08 Giugno 2017 – Libreria Rinascita – Piazza Roma n°7, 63100 Ascoli Piceno
Introduce: Dott..Manuel Scortichini
Interviene: Arch.Luca Galofaro
Interviene: Arch.Gabriele Mastrigli
 

Gli architetti Luca Galofaro e Gabriele Mastrigli hanno dialogato sulla "Forma della città", suddivisa attraverso le tematiche: "L'immagine di città" e "Utopia della città generica, per una genealogia del presente". L'incontro è stato presentato e moderato dal dott.Manuel Scortechini, il quale ha dissertato sullo sceneggiato Rai di Pier Paolo Pasolini sulla "Forma della città". I due professori, di seguito, hanno dialogato sull'Immagine della città contemporanea e sulla forma della "città utopica". La città contemporanea è generica proprio perché nasce sempre da una tabula rasa. Se all'apparenza può sembrare che la città generica sia la quintessenza dell'urbanità come dispositivo inclusivo, in realtà essa concettualmente si cancella e si ricostruisce ogni volta. E non può fare altrimenti giacché, ricorda Koolhaas, in caso contrario essa avrebbe un "carattere storico". Tuttavia è proprio questo il suo aspetto più interessante e decisivo: in quanto processo di sistematica distruzione e ricostruzione la città contemporanea è un dispositivo di produzione e consumo in sé. Non si produce nella città o per la città. Si produce (e si consuma) la città, poiché tutti gli aspetti della produzione hanno un carattere intrinsecamente urbano. I luoghi di produzione specifici, che peraltro hanno costituito storicamente l'avvio dei processi di urbanizzazione nella modernità (prima le fabbriche, poi gli uffici, quindi le tipologie ibride) ora coincidono con la città stessa in tutte le sue possibili articolazioni, tanto come spazi quanto, soprattutto, come eventi. Come già prefigurato alla fine degli anni '60 e oggi pienamente realizzato, nell'economia neocapitalistica la città è essa stessa il "piano del capitale" e ne sussume tutti gli aspetti, a partire dall'istanza di continuo sviluppo e quindi di trasformazione e riciclo. In altre parole la città è oggi, nel bene e nel male, la vera "utopia realizzata" della modernità. Interessantissimo il dibattito con il pubblico, che ha visto opinioni divergenti che hanno reso frizzante lo scambio di idee, tra professionisti e giovani architetti. L'associazione ringrazia tutti i partner istituzionali che hanno appoggiato l'iniziativa: Fondazione Carisap, Regione Marche, Ordine degli Architetti di Ascoli, Università di Camerino (UNICAM), Comune di Ascoli Piceno.

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A novant'anni dalla morte di Karl I d'Asburgo, ultimo imperatore dell'Austria-Ungheria, questo video propone una breve visione dell'uomo diventato - nel 2004 - beato della Chiesa cattolica. Senza l'intervento dei paesi vincitori della Grande guerra, decisi a cancellare l'equilibrio che poneva l'Austria-Ungheria sullo scacchiere europeo, Karl I avrebbe senz'altro mantenuto la corte di Vienna, rimanendo così al potere, per ricostruire tramite la democrazia - già da lui adottata - un'Europa più forte. Un imperatore che, contrariamente all'immagine che ne diede la potentissima propaganda dei Paesi vincitori della Prima guerra mondiale, era dotato di grandi qualità, umane e diplomatiche. Un ringraziamento particolare al professore Roberto Coaloa, il quale tramite il suo saggio "Carlo d'Asburgo, l'ultimo imperatore" - edito dalla casa editrice "Il Canneto" (2012) -, ha innescato la scintilla della conoscenza di questo straordinario personaggio storico della nostra Europa.

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10 Giugno 2017 – Libreria Rinascita – Piazza Roma n°7, 63100 Ascoli Piceno
Introduce: Arch.Giuseppe Baiocchi
Saluti: Arch.Valeriano Vallesi
Interviene: Arch.Rosario Pavia
 

L’urbanista Rosario Pavia ha dissertato sul “Waterfornt” come infrastruttura ambientale. Ripartire – per le città costiere – da un riuso urbano di tutti quei manufatti esistenti sulla zona litoranea italiana e non svolgere continue riqualificazioni interne alla costa che non svolgono un vero ricongiungimento del tessuto urbano tra territorio e costa, con quest’ultima spesso isolata. Forse è giunto il momento di accettare fino in fondo questa condizione di conflitto, resa ancora più difficile dalla crisi finanziaria che frena sia gli investimenti infrastrutturali dei porti sia quelli di riqualificazione urbana. L’associazione ringrazia l’Assemblea legislativa delle Marche per aver finanziato il progetto delle due giornate di Studi su “La Forma della città” e “Ri-Costruire la città”.

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18 aprile 2017 – Libreria Rinascita – Piazza Roma n°7, 63100 Ascoli Piceno
Introduce: Alessandro Poli
Interviene: Andrea Fioravanti
 

Riportiamo il quarto evento della stagione culturale 2017 della associazione Das Andere “Futuro-Passato. Oltre il già detto”. Ospite dell’incontro – introdotto dal dott. Alessandro Poli – è stato il Dott.Andrea Fioravanti che ha dissertato su: “La città del male. L’architettura nella cinematografia". L’evento si è svolto presso la libreria Rinascita, dove il critico cinematografico ha tracciato un’analisi sulla città degli anni quaranta, la quale è radicalmente diversa da quella precedentemente rappresentata: se prima era un luogo fisico da conquistare, pezzo di territorio prestigioso per affermare la propria potenza criminale, durante i quaranta, essa acquista sempre più autonomia, rendendosi entità a sé stante capace di spaesare e dominare l’individuo assoggettandolo ai suoi meccanismi.  Il dott.Poli e il dott.Fioravanti hanno toccato anche il binomio “città e follia”: due tematiche che spesso si incontrano nel genere noir perché la prima inevitabilmente genera la seconda ma, con uno sguardo doppio incentrato sulla produzione cinematografica degli anni quaranta e cinquanta.Il trait d’union che lega il cinema noir e l’architettura, se non in senso stretto l’urbanistica, è la vocazione e base socio-spaziale del genere e della disciplina. L’incontro negato, la mancata realizzazione del naturale bisogno di comunione, ambizione duratura dell’architettura, relegano l’uomo all’universo delle paure e delle aspirazioni inibite, quelle espresse dal noir. Un ringraziamento speciale va – come di consueto – al pubblico, sempre numerosissimo, al quale va il nostro ringraziamento. L’associazione ringrazia l’Ordine degli Architetti di Ascoli Piceno, la Fondazione Carisap e l’università dell’UNICAM per la concessione dei crediti formativi.

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19 marzo 2017 – Sala Cola dell'Amatrice, Chiostro di San Francesco – 63100 Ascoli Piceno
Introduce: Nicoló Cingolani
modera: Giuseppe Baiocchi
Interviene: Francesco Giubilei
 

Riportiamo il terzo evento della stagione culturale 2017 della associazione Das Andere “Futuro-Passato. Oltre il già detto”. Ospite dell’incontro – introdotto da Nicolò Cingolani e moderato dall’arch.Giuseppe Baiocchi – è stato il Dott.Francesco Giubilei che ha dissertato su: “Il pensiero conservatore. Dalla rivoluzione francese ai giorni nostri“. L’evento si è svolto presso la Sala Cola dell’Amatrice dove l’editore Giubilei ha tracciato la storia culturale del conservatorismo dalle origini ai giorni nostri soffermandosi sull’Europa centro-occidentale e sull’Italia. Ponendoci le domande del “perché nel nostro paese non esiste un partito conservatore?”, e “quali sono le cause e le motivazioni storico, politico, culturali?” Abbiamo analizzato opere e profili biografici di decine di pensatori conservatori, sforzandoci di far emerge un quadro organico del conservatorismo europeo. Essere conservatori non significa restaurare il passato in modo aprioristico o rigettare in toto le innovazioni, ma rimettere in discussione il mondo contemporaneo dominato dal materialismo e dall’individualismo, dove i valori spirituali e il concetto di comunità sono ormai al crepuscolo. Bellissimo dibattito finale – come di consueto – con il pubblico, sempre numerosissimo, ed al quale va il nostro ringraziamento. L’associazione ringrazia i politici ascolani presenti all’iniziativa.

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18 febbraio 2017 – Libreria Rinascita (Piazza Roma n°7 – 63100 Ascoli Piceno)
Introduce: Giuseppe Baiocchi 
Interviene: Orlando Donfrancesco
 

Das Andere ha estrapolato la figura novecentesca del dandy, tra stile, gusto e decadenza operando una vera e propria riflessione sul nichilismo e la perdita del soggetto all’interno dell’epoca contemporanea. ll romanzo dello scrittore romano Orlando Donfrancesco "Sole a Occidente" è questo in fondo: un parallelismo tra secoli diversi, governati dagli stessi problemi. Laddove i valori cadono, la nostalgia incombe; laddove l’uomo non ha più una tradizione, la società crea idoli decadenti, un nuovo che puzza di marcio. Intanto si ammirano le rovine, i segni della trascorsa Bellezza e in questo vuoto esistenziale ognuno salva il salvabile. L’ Italia non è stato un paese per dandy, ma per gagà – una imitazione del dandy che abbracciava più l’arte che la vita stessa – poichè il dandismo ha affascinato l’italiano, ma solo in chiave modaiola, ed è stato il suo esatto opposto, poiché il dandy ha creato sempre la Sua moda. La vita del dandy è stata una provocazione vivente alla società ed è per questo che divenne un fenomeno scomodo, soprattutto per l’Inghilterra Vittoriana. Questo movimento è stato una possibilità che ha voluto offrire alla civiltà occidentale una alternativa alla volgarità dell’utile. Nessun dandy è voluto mai essere un esempio, ma oggi nell’epoca del nichilismo, lo è diventato proprio per il suo ideale sulla bellezza e sulla visione di un mondo, oramai inabissatosi nella Gaia Scienza di Nietzsche.

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28 gennaio 2017 – Libreria Rinascita (Piazza Roma n°7 – 63100 Ascoli Piceno)
Introduce: Giuseppe Baiocchi 
Interviene: Sebastiano Caputo
 

C’è stato un tempo in cui Siria e Iraq erano ancora il nome di due Paesi, di due nazioni, non soltanto di guerre infinite. La Siria da cinque anni e l’Iraq da tre decenni sono il luogo di massacri indicibili e che pure abbiamo testimoniato. Siria e Iraq oramai esistono quasi soltanto con un acronimo: Il Siraq che a sua volta ne rievoca un altro il l’Afpak. E’ un illusione che la sconfitta del califfato porterà a soluzioni pacifiche: la guerra al terrorismo verrà sostituita ad altri conflitti perché lo Stato islamico non è la causa, ma il sintomo della disgregazione dei popoli.