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75°incontro Das Andere

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Sabato 06-04-2024, dalle ore 18:00/20:00, presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani, si è svolto il 75°incontro dell'associazione culturale Das Andere. Ha dissertato l'incontro il professore Roberto De Mattei, il quale ha dialogato sulla tematica "Rafael Merry del Val. Il Cardinale che servì quattro Papi". Introduce l'incontro il prof. Felice Spicocchi e modera il presidente associativo, l'arch. Giuseppe Baiocchi.
Il professore, noto storico della Chiesa, ci offre la prima biografia scientifica del Cardinale, fondata su fonti archivistiche e corredata da documenti inediti. Il cardinale Rafael Merry del Val è una straordinaria figura di uomo di Chiesa, ancora ignorata dagli storici, malgrado si sia trovato al centro degli eventi ecclesiastici del suo tempo, al servizio di quattro Papi.
Di nobili origini, nacque il 10 ottobre 1865 a Londra. Studiò a Roma, entrando per volere di Leone XIII nella Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici, di cui divenne presidente. Segretario del Conclave che elesse Papa San Pio X, fu da lui nominato, a soli 38 anni, segretario di Stato e Cardinale. Per undici anni affiancò il Pontefice in tutte le difficili prove del suo pontificato, a cominciare dalla battaglia contro il modernismo. Sotto Benedetto XV fu arciprete della Basilica Vaticana e segretario del Sant'Uffizio.
In questa carica combatté i principali errori del tempo e nel 1929 pubblicò un'edizione riveduta dell'Indice dei libri proibiti. Nei due conclavi del 1914 e del 1922, sfiorò egli stesso l'elezione a Pontefice. Un velo di mistero avvolge ancora la sua morte, avvenuta a Roma - regnante Pio XII - il 26 febbraio 1930, in seguito alla maldestra esecuzione di un'operazione di appendicite. Il suo processo di beatificazione è stato aperto il 26 febbraio 1953 per volontà di Pio XII ed egli è stato proclamato Servo di Dio.
       

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74°incontro Das Andere

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Sabato 09-12-2023, dalle ore 18:00/20:00, presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani, si è svolto il 74°incontro dell'associazione culturale Das Andere. Ospite dell'incontro è stato  l'architetto Paolo Vitti, il quale ha dialogato sulla tematica "Sostenibilità e architettura storica. Parametri per una nuova visione dell’arché e della tèchne".
Materiali e tecnologie sempre più sofisticati sono da molti considerati il motore della transizione ecologica nel settore edilizio, ma pochi prendono in considerazione i modelli più sostenibili, quelli del passato. Materiali e architetture storiche hanno dimostrato per secoli la loro "sostenibilità" ed hanno contribuito in maniera adeguata all'identità dei luoghi, a riflettere la cultura della società e ad una relazione equilibrata della natura.
Nel contempo il campo del restauro ha da anni promosso l'uso di quelle tecniche e materiali "storici" che nell'edilizia odierna non sono più impiegati. La conferenza metterà in luce l'utilità di importare dal campo del restauro nell'edilizia contemporanea idee e modalità operative.
       

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73°incontro Das Andere

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Sabato 25-11-2023, dalle ore 18:00/20:00, presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani, si è svolto il 73°incontro dell'associazione culturale Das Andere. Ha dissertato l'incontro l'architetto Pier Carlo Bontempi, il quale ha dialogato sulla tematica "Il giardino abitato: storia, regole, consuetudini".
Un giardino fu la prima abitazione dell’uomo: il paradiso terrestre. Occorre precisare due termini che spesso usiamo in modo improprio: natura e paesaggio. La natura si compone di elementi che lasciano incontaminato l’ambiente. Il paesaggio invece, a volte ancor più bello della natura, è qualcosa in cui la mano dell’uomo e la sua intelligenza sono intervenute. La radice stessa della parola paesaggio ci riporta a “paese” e il paese è un luogo abitato.
Paesaggio incontaminato è quindi un ossimoro. Incontaminata può essere solo la natura, che nel giardino diventa luogo modificato dall’uomo. Molti esempi ci sono pervenuti dall’antichità e dal rinascimento fino a oggi, testimoni di un’aspirazione dell’uomo arcaica e immutata di vita nel giardino, luogo della natura addomesticata.
Tra questi il labirinto ha da sempre assunto il ruolo di enigma del giardino. E come si conviene ad un appassionato della bellezza come Franco Maria Ricci – designer, editore e collezionista – per sua volontà ha visto la luce il Labirinto della Masone, il suo lascito fatto di bambù e di mattoni, destinato a essere il testimone di una passione aperta e donata a tutti.
       

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72°incontro Das Andere

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Sabato 14/10/2023, dalle ore 18:00/20:00, presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani, si è svolto il 72°incontro dell'associazione culturale Das Andere. Ha dissertato l'incontro l'architetto Giuseppe Baiocchi, professionista specializzato nel restauro architettonico di arte sacra e beni culturali, il quale ha parlato della tematica "Progettare l'architettura sacra. Casi studio di progetto, restauro, ripristino".
La problematica della perdita del sacro all'interno dei manufatti edilizi di carattere religioso, è nel tempo odierno una questione di importante riflessione accademica e pratica. Tale perdita, si unisce - di concerto - a quella tipologica, metrica e stilistica che per secoli le Chiese di tutto il mondo hanno sempre posseduto.
Eppure questa crisi ha radici profonde che non spaziano solo nell'architettura, ma vanno ad inquadrarsi all'interno di una complessa krisis sul rinnovamento teologico e liturgico di Santa Romana Chiesa.
La conferenza pertanto, dopo un primo inquadramento storico, legato strettamente alle innovazioni e relativi sventramenti dei luoghi di culto in nome e per conto della Riforma Conciliare vaticana, ha indagato sulla necessità di ritrovare la tradizione architettonica che ha sempre contraddistinto una Chiesa, da un Centro Commerciale, fino a spaziare sul decoro architettonico, inteso come parte integrante non solo della stessa struttura architettonica, ma come elemento che riconcilia l'elemento del sacro all'interno di un luogo di culto.
       

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71°incontro Das Andere

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Sabato 16-09-2023, dalle ore 18:00/20:00, presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani, si è svolto il 71°incontro dell'associazione culturale Das Andere. Ospite l'architetto Fausto A. Battistel che disserterà sulla tematica "Il restauro e il ripristino della bellezza antica - un'opportunità culturale, sociale ed economica".
Per quanto riguarda il restauro, il metodo di lavoro è quello dell’analisi e della conoscenza del manufatto e dell’area storica dell’intervento. Attraverso percorsi partecipati, individuare le nuove destinazioni d’uso o gli interventi migliorativi, con maestranze specializzate e lavorazioni e materiali simili o compatibili con l’organismo su cui si interviene. Preservare e tramandare la sedimentazione storica e la memoria dei luoghi come ricchezza della comunità locale e come ricchezza per i fruitori.
La conferenza illustrerà alcuni esempi di costruzioni storiche demolite e ricostruite, di restauri e recuperi di edifici storici classici e vernacolari riutilizzati con nuove funzioni e dell’importanza del mantenimento dell’identità culturale. Il restauro come opportunità di sviluppo per la creazione di lavoro per i professionisti e le maestranze specializzate, una filiera ed un indotto con grandi potenzialità da esplorare e promuovere.
       

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70°incontro Das Andere

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L'associazione Das Andere O.D.V. prosegue il nuovo programma culturale 2023 incentrato sulla disciplina architettonica "Architettura e Urbanistica tradizionale". L'evento si è svolto sabato 10-06-2023 presso il Palazzo dei capitani del popolo (Sala dei Savi) dalle ore 18:00 alle ore 20:00 e ha visto come ospite l'arch. Andrea Pacciani  il quale - coadiuvato dagli architetti Giuseppe Baiocchi e Marica Rella - ha dialogato su "Architettura Tradizionale: Utopia o Avanguardia"?
Passato e Presente stanno continuamente in tensione perché ognuno è elemento di uno stesso disegno; il passato non è un evento concluso che si deve congelare o superare, ma entra nel presente di cui è parte. Ogni generazione vive nella città costruita dai suoi predecessori; la Firenze del rinascimento fu la Firenze medievale abbellita da rari edifici classici e mascherata da altrettanto rare facciate classiche. Le città di oggi sono in una situazione che richiama idealmente quella situazione, anche se risultato di un ordine cronologico inverso.
Infatti le città, e ormai anche i paesi, sono costituiti ormai principalmente da insediamenti moderni (la città medievale) in cui si vive mediocremente e i cui valori abitativi sono quelli della conformità, della dispersione, della solitudine, forse anche della serenità, e della ineluttabilità dei problemi congeniti a questi insediamenti. E poi c’è il centro storico (i rari edifici classici) amato e ricercato dal mercato immobiliare i cui valori abitativi sono invece quelli della diversità, della concentrazione, dell’entusiasmo, del movimento, dello scontro di idee (avete mai visto fare un corteo o una manifestazione in una periferia moderna?).
       

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69°incontro Das Andere

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L'evento si è svolto sabato 27-05-2023 presso il Palazzo dei capitani del popolo (Sala dei Savi) dalle ore 18:00 alle ore 20:00 e ha visto ospite l'arch. Ettore Mazzola il quale - coadiuvato dall'arch. Baiocchi e dal consigliere dott.ssa Valeria Valenti - ha dialogato su "La rigenerazione Urbana. Lezioni dal nostro recente passato".
Ormai da diversi anni le città italiane stanno assistendo, inermi, all’attacco diretto degli immobiliaristi all’edilizia storica. Un attacco sferrato grazie a l'accondiscendenza dei legislatori i quali, con l’approvazione di leggi deleterie (Piano casa), hanno creato i presupposti per poter giustificare demolizioni e ricostruzioni – con premio cubatura – di edifici all’interno di zone prestigiose. Questa conferenza mostra due progetti di Rigenerazione Urbana per due difficili quartieri italiani, dove è stata proposta una graduale sostituzione dell’edificato con spazi pubblici ed edifici rispettosi del contesto e delle tradizioni dei residenti.
       

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67°incontro Das Andere

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Sabato 18/03/2023 si è svolto presso il Palazzo dei capitani del popolo (Sala dei Savi) dalle ore 18:00 alle ore 20:00 l'evento "Il Risanamento delle Periferie La problematica delle sperequazione urbanistica" a cura dell'arch. inglese Jonathan James Morrell Weatherill, il quale ha dialogato su questa delicata tematica della disciplina architettonica.
Situato nel Parco Agricolo Sud di Milano, il paese di Rozzano fu costruito velocemente negli anni ’60 e ’70 del ‘900, per accogliere decine di migliaia di lavoratori e le loro famiglie che arriveranno da sud Italia. I palazzi, costruiti in pannelli modulari prefabbricati di cemento armato, ora destano in cattivo stato e non verranno restaurati. Il comune intende sostituirli con un tessuto urbano più vivibile, progettato secondo i principi di New Urbanism.
I progetti di due nuovi borghi verranno incorporati nel nuovo PGT di Rozzano, e le aree verranno cedute a imprese che dovranno eseguire i progetti. I risultati serviranno da modello per il futuro sviluppo e riqualificazione di Rozzano, e potranno rappresentare un modello innovativo e sostenibile per il risanamento delle periferie.
Il programma si avvalso del Patrocinio istituzionale del Comune di Ascoli Piceno.
       

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66°incontro Das Andere

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Sabato 11-02-2023, presso Palazzo dei capitani del Popolo (AP), ore 18:00/20:00, si è svolto il 66°incontro dell'associazione Das Andere. L'evento ha visto la presenza dell'arch. Stefano Fera che ha dissertato sull' "L’invenzione degli Ordine Architettonici. Perché gli Ordini Greci e Romani non esistono".
Tale evento è il primo della Rassegna culturale "Architettura e Urbanistica tradizionale". Dalle parole del relatore, è imperante una domanda: Ordini Architettonici, Ordini Classici, o Ordini Classicisti? Ordini Greci, Ordini Romani, o Ordini Vitruviani? E quanti sono gli Ordini? Tre come i presunti Ordini Greci? Quattro come i genera di cui tratta Vitruvio? Cinque come le "maniere" di Serlio, o come gli "ordini" finalmente canonizzati dal Vignola?
Il solo insorgere di queste domande e le relative contraddittorie risposte, la dice lunga sullo stato dell'arte, ossia sul "disordine" che regna incontrastato sul concetto di Ordine Architettonico.
Non un tentativo di mettervi ordine, ma la proposta di un sintetico excursus storico volto a illustrare le vicende che hanno portato alla definizione quest’idea fondante della cultura architettonica mondiale che in Italia, tra XV e XVI secolo, ha avuta genesi e maggiore fioritura grazie al diffondersi e affinarsi delle teorie neoplatoniche cui, inoltre, si deve l’origine del pensiero sistematico moderno.
   

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65°incontro DAS ANDERE

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Sabato 19 novembre 2022 si è svolta la conferenza dal titolo Le “Classiche Stampe” primo tour virtuale tra le opere d’arte d’Europa, 65°evento dell’associazione onlus Das Andere presso Palazzo dei Capitani. Ospite dell’associazione è stato il Prof. Alberto Crespi, storico dell’arte ed esperto di incisione neoclassica di traduzione con importanti testi licenziati sul tema; insieme al Dott. Marco Tempera, collezionista ed appassionato studioso di incisione neoclassica e di iconografia napoleonica.
La tematica si è incentrata sull’incisione neoclassica di traduzione e della ricostruzione delle vicende artistiche delle più importanti Scuole d’incisione in Italia e dei loro Maestri, che intrecciarono le loro storie nel panorama artistico internazionale nel periodo ricompreso tra il 1780 e il 1850 ed anche oltre. Il Convegno è stato d’ausilio alla comprensione del contesto storico-culturale in cui furono concepite le “classiche stampe” aventi il loro substrato ideologico nei principi dell’illuminismo applicati alle arti e del neoclassicismo teorizzato da Winckelmann e Mengs per poi orientarsi, progressivamente, non più solamente alla riscoperta delle antichità classiche e alla tradizione pittorica del XVI e del XVII secolo ma ad una concezione del passato “mediata dal presente”, dove il presente era, soprattutto, espressione delle gesta eroiche derivate dall’epopea napoleonica.
Le “classiche stampe” furono parte integrante dell’apparato artistico di un periodo storico complesso che precede la Rivoluzione Francese fino ad oltrepassare la Restaurazione passando per l’età napoleonica che vide i protagonisti dello Stile Impero, i ceti nobiliari e i governanti succedutesi al potere, influenzare l’attività degli incisori nell’accesso alle committenze e nella scelta dei modelli da incidere. Partendo dalla disamina del concetto e della funzione della grafica di “traduzione”, delle tecniche d’intaglio su metallo nonché dei meccanismi di funzionamento del mercato delle stampe con mercanti ed editori, spesso senza scrupoli, in grado di condizionare i gusti dei collezionisti e i prezzi di vendita, decretando le fortune di un’incisione piuttosto che un’altra, saranno evidenziate le peculiarità tecniche delle più importanti Scuole d’incisione italiane e dei maestri che le diressero, del rapporto tra gli stessi e le Accademie delle arti che le ospitarono, evidenziando il confine, spesso labile, tra committenza privata e l’attività svolta nelle pubbliche istituzioni. Ciò, non lesinando confronti e spunti di riflessione attraverso la descrizione delle opere dei suoi più illustri rappresentanti: Raffaello Morghen incisore di traduzione a Roma e poi direttore della Scuola d’incisione all’Accademia di Firenze; Giuseppe Longhi, incisore di Napoleone in Italia e titolare per oltre trent’anni della cattedra d’incisione presso l’Accademia di Brera; Paolo Toschi professore d’intaglio alla Scuola di incisione all’Accademia di Parma; Francesco Rosaspina e Mauro Gandolfi rappresentanti del verbo incisorio a Bologna. Senza dimenticare accenni a figure antesignane come Francesco Bartolozzi, Carlo Antonio Porporati; Vincenzo Vangelisti e Giovanni Volpato. I loro allievi, provenienti da ogni parte dell’Europa, trasfusero l’insegnamento ricevuto, tra loro e nelle Accademie italiane e straniere, consentendo al pubblico di conoscere, attraverso le stampe, i capolavori della pittura e della scultura conservati nelle grandi collezioni pubbliche e private. La maggior parte di essi, furono attivi nella celebrazione del Mito di Napoleone e nello sviluppo della sua iconografia, riproducendone l’immagine nelle vesti di Generale dell’Armata d’Italia, Primo console, Imperatore dei Francesi e Re d’Italia, divenendo a loro volta fonte d’ispirazione per una vastissima produzione calcografica, in Francia e in Inghilterra, tale da elevare la “napoleonica” a categoria distinta nel mondo del collezionismo cartaceo.
Lo studio bibliografico, unito all’esperienza collezionistica, ha permesso di fornire spunti d’interesse per coloro che volessero avvicinarsi al collezionismo dei capolavori dell’incisione neoclassica di traduzione e dell’iconografia napoleonica e costruire, con cognizione di causa, una collezione “ideale” che sia strumento non solo per il soddisfacimento di un piacere puramente estetico o d’arredo ma, soprattutto, viatico per una presa di coscienza del ruolo potenzialmente rilevante che ognuno di noi può avere a tutela del patrimonio artistico rappresentato, nel caso di specie, da preziose carte che, ancora oggi, reggono all’usura del tempo, ognuna con una propria storia, appartenute a nobili casate, governatori, Re o Marescialli dell’Impero di Francia, patrioti del Risorgimento o magari a Napoleone stesso, giunte sino a noi dopo un lungo e tortuoso viaggio nel tempo costellato da rivoluzioni, conflitti mondiali e calamità, che meritano di “vivere” per molti e molti anni ancora.
 
 
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