24 Ott Il cortile della frontiera
[vc_row css_animation="" row_type="row" use_row_as_full_screen_section="no" type="full_width" angled_section="no" text_align="left" background_image_as_pattern="without_pattern" css=".vc_custom_1470767044080{padding-right: 8px !important;}"][vc_column css=".vc_custom_1470767053433{padding-top: 30px !important;padding-right: 20px !important;padding-left: 20px !important;}"][vc_separator type="normal" css=".vc_custom_1470767563136{margin-top: -5px !important;}"][vc_column_text el_class="titolos55"]20° incontro DAS ANDERE
[/vc_column_text][vc_column_text css=".vc_custom_1477314216530{padding-top: 45px !important;}" el_class="titolos6"]Per la prima volta l'associazione culturale Das Andere ha sperimentato una due giorni di rassegna culturale. Ospiti le argentine Maria Belen Perez Chada (architetto) e Dolores Perez Demaria (drammaturga) che insieme a Primo De Vecchis (dottore di ricerca in Letterature comparate) hanno dissertato sul tema de "Il cortile della frontiera" che attraverso la storia, l'architettura, l'arte e la musica hanno analizzato il tema dell'immigrazione, oggi giorno problematica imperante della nostra società.
L'evento è stato ripreso dal video-maker Stefano Scalella e le foto sono state eseguite da Marta Peroni. Nella giornata di venerdì 21 ottobre si è analizzato il Contesto storico sui processi migratori verso la Repubblica Argentina dal 1880 al 1960 e creazione dello Stato nazionale.
Giuseppe Baiocchi (architetto e presidente della associazione) ha toccato anche il manufatto architettonico del "conventillo" indagando sulla creazione del soggetto portegno. Proprio questa struttura ricettiva per immigrati (italiani, polacchi, spagnoli) fa nascere all'interno del patio della struttura quella socialità e convivialità anima del popolo argentino.
Nella giornata di sabato le ragazze hanno raccontato al pubblico, numerosissimo in entrambe le giornate, il tema del capitalismo, globalizzazione e tecnologia. Il corpo e la città. Primo De Vecchis per entrambi gli incontri si è prestato come traduttore ed è grazie al suo contributo che l'evento si è potuto svolgere.
Maria Belen Perez Chada e Dolores Perez Demaria portano avanti un progetto di "drammaturgia urbana" nel quartiere storico San Telmo di Buenos Aires; hanno costruito un itinerario con una serie di indicazioni, che dall'acqua (Rio de la Plata) porta a una libreria.
Hanno adoperato le stesse indicazioni per ricostruire un itinerario all'interno di Ascoli, dove si inizia con la Libreria Rinascita e si finisce nel fiume Tronto. Alcune tappe di questo percorso di riscoperta percettiva urbana sono state intervallate dalla lettura di alcuni brani dell'acquaforte portegna di Roberto Arlt. Alla fine del percorso i partecipanti hanno tracciato su dei fogli di carta le proprie impressioni visive e uditive, i propri pensieri, e questi sono stati raccolti in un unico spazio, che racchiude così le molteplici visioni della stessa storia. È stato solo un piccolo esempio di coinvolgimento del pubblico in questa sorta di drammaturgia urbana estemporanea.