Concerto d’organo: il Regno di Napoli

a cura di Stefano Scalella
07 dicembre 2019 – Chiesa di San Cristoforo, Via d’Argillano n.21 – 63100 AP
Introduce: arch.Giuseppe Baioccchi
Si esibisce: Maestro Gabriele Pezone

 

Sabato 07-12-2019 dicembre, presso la Chiesa di San Cristoforo (Via d’Argillano n.21, 63100 Ascoli Piceno) è andato in scena il 54°incontro dell’associazione culturale onlus Das Andere alle ore 18:30. L’evento ha avuto come ospite il direttore d’orchestra Gabriele Pezone, il quale si è esibito nel Concerto d’organo dedicato al Regno di Napoli tra tradizione e rinnovamento. L’appuntamento è stato introdotto dall’architetto e presidente Giuseppe Baiocchi. Napoli è stata una delle grandi capitali delle cultura europea. Ogni compositore coinvolto ha avuto un profondo legame con l’Italia del Sud. Musica e storia si sono intrecciate per un programma che ha sfiorato i grandi episodi storici legati all’Unità d’Italia, le cui cronache ufficiali sono a tratti lacunose. Le musiche hanno dato voce a chi – storicamente -, è riuscito a parlar meno. Tra i compositori che sono stati trattati, spicca il belga Jacques- Alexandre de Saint Luc: Maestro di Cappella e liutista di corte del Principe Imperiale Eugenio di Savoia, gran maresciallo e condottiero dell’esercito asburgico. Una delle sue più grandi vittorie fu appunto la presa di Gaeta del 1707, quando entrò trionfalmente in città strappando il regno di Napoli dal dominio spagnolo. Proprio per questa occasione, De Sain Luc dedicò al Principe Eugenio una bellissima suite di 8 brevi brani dal titolo Pour la prise de Gaeta, completata dal sottotitolo italiano “agli eroi dell’assedio”. Per quel che riguarda Attwood, il suo brano è legato alla figura dell’ammiraglio inglese Horatio Nelson, grande trionfatore a Trafalgar a discapito della flotta napoleonica (battaglia a cui prese parte anche il Sud Italia). Nelson, seppur ferito a morte durante il combattimento, diede ordine di farsi ritagliare la propria bara usando il legno dell’albero maestro della nave ammiraglia francese, come un voler ricordare a se stesso che, nonostante l’immensa gloria militare ricevuta, rimaneva un comune mortale. Davvero un bell’esempio di valori rispetto a una società come la nostra. La musica coesiste con una forte componente religiosa: si è riportata anche la marcia trionfale di Pio IX, il Pontefice che promulgò il dogma dell’Immacolata Concezione alla Vergine Maria. Crediamo che il ruolo di un musicista deve anche essere quello di divulgatore.

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