
20 Feb Il Sole a Occidente. La figura del dandy contemporaneo
25° incontro DAS ANDERE
L’incontro – presentato dal presidente l’arch.Giuseppe Baiocchi -, ha estrapolato la figura novecentesca del dandy, tra stile, gusto e decadenza operando una vera e propria riflessione sul nichilismo e la perdita del soggetto all’interno dell’epoca contemporanea. ll Sole a Occidente è questo in fondo, un parallelismo tra secoli diversi, governati dagli stessi problemi.
Laddove i valori cadono, la nostalgia incombe; laddove l’uomo non ha più una tradizione, la società crea idoli decadenti, un nuovo che puzza di marcio. Intanto si ammirano le rovine, i segni della trascorsa Bellezza e in questo vuoto esistenziale ognuno salva il salvabile.
Donfrancesco non ha paura di usare tinte forti, cariche. Non scade mai nella volgarità, d’altronde già la modernità è la più sublime delle volgarità.
L’Italia non è stato un paese per dandy, ma per gagà – una imitazione del dandy che abbracciava più l’arte che la vita stessa – poichè il dandismo ha affascinato l’italiano, ma solo in chiave modaiola, ed è stato il suo esatto opposto, poiché il dandy ha creato sempre la Sua moda. La vita del dandy è stata una provocazione vivente alla società ed è per questo che divenne un fenomeno scomodo, soprattutto per l’Inghilterra Vittoriana. Questo movimento è stato una possibilità che ha voluto offrire alla civiltà occidentale una alternativa alla volgarità dell’utile. Nessun dandy è voluto mai essere un esempio, ma oggi nell’epoca del nichilismo, lo è diventato proprio per il suo ideale sulla bellezza e sulla visione di un mondo, oramai inabissatosi nella Gaia Scienza di Nietzsche.
Nel finale, sempre l’interessante dibattito che come di consueto viene lasciato alla cittadinanza e agli studenti.
In conclusione, oltre al pubblico, l’associazione ringrazia tutte le istituzioni che in maniera non onerosa hanno patrocinato l’evento:
Prossimo incontro sabato 18 Marzo con l’editore e libraio Francesco Giubilei, il quale presenterà il suo ultimo saggio: “Storia del pensiero conservatore“.
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